LE LEGGI DI MENDEL

Nell’Ottocento non erano noti i concetti di genetica e gli studi di Mendel si basarono semplicemente sull’osservazione della pianta di Pisum Sativum (il pisello) : attraverso ripetuti esperimenti egli cercò di capire come le caratteristiche delle piantine passassero da una generazione alla successiva. La pianta scelta per queste ricerche è di facile coltivazione, è in grado di auto-impollinarsi e presenta molti geni collocati su cromosomi diversi.
L’auto-impollinazione fu il punto di partenza fondamentale che permise a Mendel di ottenere delle linee pure, ovvero delle piantine che presentavano i medesimi caratteri da una generazione all’altra: i membri di una stessa linea pura hanno identiche caratteristiche ereditarie. Mendel esaminò diverse proprietà delle piantine di Pisello Odoroso: l’altezza dello stelo, colore o forma del seme o del baccello oppure il colore o la posizione del fiore; i risultati delle ricerche furono sempre i medesimi: date due linee pure con caratteri antagonisti, ad esempio il colore del fiore rosso ed il colore del fiore bianco, uno risultava sempre predominante rispetto all’altro. Per illustrare questo concetto Mendel parlò di un fattore dominante (il rosso) e di un fattore recessivo (il bianco).

Nel momento in cui Mendel impollinò nuove piantine a partire dalla giovane generazione appena ottenuta, il carattere che sembrava perduto ricompariva, sempre in proporzioni ben definite.

Da queste osservazioni Mendel formula le sue due leggi:

Legge dei caratteri dominanti: gli individui nati dall’incrocio tra due individui omozigoti con caratteri antagonisti (esempio un fiore rosso e un fiore bianco), avranno il fenotipo dato dall’allele dominante (sono ibridi con fiore rosso).
Legge della segregazione: gli individui della seconda generazione F2 (ottenuti incrociando individui F1) non sono uniformi, ma che i caratteri parentali segregano e si manifestano secondo questi rapporti: 1/4 dei discendenti presenta il carattere di un progenitore; 1/4 quello dell’altro, e la restante metà è costituita da ibridi.

Infine, Mendel prese in considerazione più caratteri contemporaneamente (esempio: forma e colore del seme) e formulò la terza legge.
La terza legge di Mendel o Principio dell’assortimento e dell’indipendenza
Secondo la quale in un incrocio, prendendo in considerazione due coppie di caratteri alla volta. Cioè, se si incrociano due individui differenti per più caratteri, si può osservare che ciascun carattere compare nei figli indipendentemente dagli altri e variamente associato. (ossia incrociando piselli a semi gialli e lisci con altri a semi verdi e grinzosi), si ottiene una prima generazione costituita interamente da piselli gialli e lisci, essendo questi caratteri dominanti. Perciò mentre nella prima generazione (F1) si hanno tutti individui con i caratteri dominanti, nella seconda generazione (F2) compaiono individui con caratteri variamente associati: i genotipi della generazione F2 sono in rapporto 9:3:3:1.

Qui un video che riassume brevemente le 3 leggi…Consiglio vivamente di togliere l’ audio che sembra quello del mio funerale 😉

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